Relazione del Segretario Nazionale, Francesco Martire, per il Consiglio Federale del 20/21 sett. 2023 Fiuggi, sulla legge delega 33/2023, con riferimento ai temi: “Salute e invecchiamento attivo” .

Cari amici Consiglieri, mi è lieto rivedervi e’ sempre una grande emozione essere insieme a voi. Questi appuntamenti statutari, non sono solo assemblee,ma veri momenti di arricchimento umano e sindacale. In questo parlamentino si studia e si lavora, si programma e si approfondiscono i punti all’ordine del giorno su materie che riguardano la categoria pensionati. Altresì si sottopongono a votazione i punti di competenza che lo statuto impone. Mai declinando l’attenzione dalle questioni che fanno riferimento agli assi fondamentali della nostra piattaforma rivendicativa. Mi è facile asserire che se noi non attendessimo con spirito vigile alla salvaguardia dei diritti previdenziali e sociali,non vi sarebbero persone disposte a seguirci aderendo alla nostra sigla. Tra i punti all’ordine del giorno avrete certamente individuato un tema di grande attualità di cui intendo trattare oggi, ovvero:” L’invecchiamento attivo” uno dei punti cardine della legge delega 33/23 che si avvia a diventare realtà e che in parte lo è contenendo al suo interno delle norme inerenti la legge di bilancio 2022 derivate dalla L. 234/2021 art 1. Essa comunque muove i primi passi in forza dell’art 117 della Costituzione,e dal disegno di legge 506 in parte tesa a colmare i vuoti della 328/2000,che aveva finalità simili ma oggi superata dai tempi e dalle emergenze attuali in tema di assistenza di cura della salute e di promozione della persona in età avanzata. Quindi un adeguamento resiliente di legislazione, preso atto delle nuove esigenze che la società civile impone principalmente a livello organizzativo, a causa dei mutamenti e dalle nuove esigenze e realtà( che si manifestano con sempre più forti accelerazioni) L’Iter di questa legge che potremmo definire anche legge “quadro”si concluderà con i relativi decreti attuativi e legislativi entro gennaio 2024.

STRUTTURA ANALITICA DELLA LEGGE

 La legge è costituita da 9 articoli racchiusi in tre Capi .

Il capo primo si interessa dei principi generali della L. e del sistema di coordinamento e della programmazione all’interno dei Ministeri coinvolti.

L’ articolo– 1 enuncia le definizioni fondamentali per la applicazione della Legge, vale a dire sui “ Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS)”, “ ambiti territoriali sociali (ATS)”, “punti unici di accesso (PUA)”,progetti individualizzati di assistenza integrata (PAI)”, “livelli essenziali di assistenza (LEA), “caregiver familiari”, con specifico riferimento alla normativa.

L’articolo– 2 si dedica all’individuazione dell’oggetto,dei principi generali ,dei criteri direzionali della delega, e nell’istituire il: “Comitato interministeriale per le politiche in favore della terza eta’”.

 NOTA di riferimento al comma- 1,

si intende per individuazione dell’oggetto di delega: La dignità e la promozione del tenore di vita di cura e di assistenza delle persone anziane per mezzo di monitoraggio delle situazioni soggettive e finalizzazione a: semplificare, integrare e coordinare la messa in atto delle disposizioni legislative relativamente a: assistenza sociale,sanitaria, e sociosanitaria a beneficio della popolazione di terza età, anche in funzione delle missioni previste con il PNRR e dell’ART– 8.

Riguardo al comma– 2 Il governo porrà in atto le seguenti deleghe analizzando le caratteristiche così descritte:

  1. Promozione del valore umano,psicologico,sociale,culturale ed economico di ogni fase della vita personale a prescindere dall’età anagrafica e/o dalla presenza di deficit fisici e restrizioni della loro autonomia.
  2. Promozione tesa a Valorizzare, la partecipazione a progetti di solidarietà in capo a persone anziane per la coesione tra le generazioni ed ancora: nelle attività culturali nel 3 settore e nelle famiglie per la promozione della solidarietà con l’eventuale supporto del servizio civile universale con l’obbiettivo di migliorare la gestione dei servizi pubblici in favore della collettività.
  3. Promozione degli interventi atti a contrastare la solitudine sociale e della mancanza di vita relazionale delle persone anziane, prevedendo apposite attività di ascolto e di supporto psicologico, ancorché della socializzazione.
  • Affermazione del diritto delle persone anziane alla autodeterminazione in modo libero e informato e consapevole garantendo la continuità esistenziale e di cura presso il proprio domicilio entro i limiti e i termini posti dalla legge relativa. Con la programmazione socio -assistenziale integrata con i servizi socio-sanitari statali e regionali ricorrendo anche per questo al servizio civile universale , in sinergia con le farmacie territoriali e dei servizi socio-sanitari compatibilmente con le capacità finanziarie previste nella presente legge.
  • Promozione di una valutazione pluridimensionale :bio-psico-sociali, legati alla capacità ed ai bisogni sanitari in rapporto all’accesso per accedere ad un “Continuum”di servizi conformato alle necessità della persona anziana,fragile non autosufficiente preso atto del suo ambito familiare e della effettiva presa in carico del malato anziano. Sempre tenuto conto delle risorse economiche disponibili in seno alla legge vigente e alle capacità assunzionali degli Enti.
  • Riconoscere il diritto alle persone anziane di fruire delle cure palliative in ambito domiciliare o in hospice.
  • Dare impulso all’attività ginnico – sportiva per gli anziani adeguandole alla finalità di un invecchiamento sano.
  • Individuazione dei fabbisogni mirati delle persone con disabilità pregresse e promuovere per loro l’inclusione sociale rendendo possibile e continuativo un loro progetto di vita.
  1. Rinforzare l’integrazione e l’interoperabilità dei sistemi divulgativi, degli enti e delle amministrazioni competenti con potenziamento delle reti informatiche avvalendosi di dati raccolti da indagini e ricerche.

L) Riqualificazione dei servizi di semiresidenzialità e di residenzialità provvisoria propedeutica alla promozione della vita comunitaria e di coabitazione (Cohousing) sempre con un occhio alle capacità finanziarie della di cui legge delega.

NOTA – Gli elencati principi e criteri direttivi generali,insieme a quelli previsti per le singole materie delegate sono già vigenti nell’ordinamento giuridico fin dall’entrata in vigore della legge in oggetto senza dover attendere l’emanazione dei decreti attuativi.

Il comma –3 ha la missione di istituire presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il : Comitato interministeriale per la popolazione anziana ( CIPA), avente compito di promozione e coordinamento e programmazione integrativa delle politiche nazionali in favore della terza Età . Tale organo è presieduto dal Presidente del consiglio o su sua delega , dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali.

Ad esso altresì partecipano altri ministri ed altri delegati che attengono alle materie d’interesse.

  • Quali sono i compiti del CIPA –
  • Deve porre in atto con cadenza triennale e aggiornamento annuale: Le parti sociali e le associazioni di settore e le associazioni dei disabili, Un piano nazionale per l’invecchiamento attivo, per l’inclusione sociale e prevenzione delle fragilità nelle persone anziane. Che andrà a sostituire il Piano per la non autosufficienza precedentemente programmato nel piano triennale 2021-2023.
  • Si dedicherà a promuovere l’armonizzazione dei LEPS riguardanti le persone anziane non autosufficienti e i correlati obbiettivi di servizio con i LEA (livelli essenziali di assistenza).
  • Dovrà efficientare l’integrazione dei sistemi informativi di tutti i soggetti competenti alla valutazione e all’erogazione dei servizi in ambito
  • Monitora l’attuazione dei piani nazionali e redige una relazione annuale indicando le azioni delle misure e delle fonti di finanziamento . con trasmissione alle Camere entro la data del 31 maggio di ogni anno da parte del Presidente del Consiglio o da un ministro delegato.
  • Il Capo 2°: Tratta nello specifico i decreti delegati da emanare da parte del Governo entro il 31 Gennaio 2024 nelle seguenti materie:
  • Invecchiamento attivo e dignità con autonomia e inclusione sociale degli anziani,con prevenzione della loro eventuale fragilità.
  • Assistenza sociale,sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti(Art 4).
  • Politiche per la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine (Art 5)
  • CAPO 3°: sovrintende e disciplina con riferimento all’ Art 6, i procedimenti per l’adozione dei decreti legislativi delegati. A far sì che, acquisita l’intesa in ambito alla Conferenza unificata gli stessi decreti vengano trasmessi alle Camere per acquisire i pareri delle commissioni parlamentari competenti entro 30 giorni. Trascorsi i quali tali decreti potranno essere adottati comunque. Il Governo potrà comunque apportare delle integrazioni e delle correzioni agli stessi decreti.
  • L’art. 7 prevede la clausola di salvaguardia che decreta la legittimità ad applicare le disposizioni relativi alla legge delega e i decreti legislativi correlati alla stessa legge. Per le regioni a statuto speciale si procederà compatibilmente con i loro statuti.
  • L’art. 8 regola: le risorse da individuare e le disposizioni finanziarie per quanto previsto nella legge delega.
  • L’art.9 attende all’entrata in vigore del provvedimento determinando la data al giorno successivo alla pubblicazione in Gazz. Uff. (ossia il 31 marzo 2023) .

Decreti attuativi in dettaglio

Il capo 2° della Legge di cui trattiamo disciplina le materie per cui il Governo è delegato entro la data del 31 gennaio 2024 i relativi decreti legislativi.

La Presidenza del Consiglio e i vari Ministri come stabilito nell’Art 3 con uno o più decreti legislativo dovranno definire e le coordinate d’intervento e procedere con decreti legislativi specifici a: definire la persona anziana e favorirne la dignità e l’autonomia,l’inclusione sociale,l’invecchiamento attivo , e la prevenzione della fragilità anche con riferimento alla condizione di eventuale disabilità e si svilupperà sui seguenti assi interventi strutturali :

  1. Interventi per l’invecchiamento attivo e acquisizione dell’autonomia per la persona anziana.
  2. Programmazione e messa in atto di interventi di sanità preventiva presso il domicilio delle persone anziane.
  3. Facilitazione di esercizio dell’autonomia e della mobilità nei contesti urbani ed extra urbani, con fruizione degli spazi verdi e perseguimento di occasioni atte a socializzazioni e incontro.
  4. Pianificazione e programmazione in ambito comunale o regionale per l’utilizzo e/o riuso del patrimonio immobiliare con finalità di innovative forme di domiciliarità e coabitazione solidale per anziani (senior cohousing) e di coabitazione infragenerazionale??? Con giovani in condizioni svantaggiate? Con condomini solidali, Case -famiglie , gruppi famiglia aperti a familiari ed ai prestatori di servizi esterni per servizi sanitari,sociali e socio-sanitari integrati .
  5. Pratiche abilitanti che favoriscano il pieno accesso ai servizi informativi e promozionali per l’alfabetizzazione informatica e l’accesso alle nuove tecnologie.
  6. Perseguimento dell’indipendenza funzionale in età avanzata attraverso la pratica sportiva con attivazione di percorsi formativi mirati.
  7. Programmi volti a favorire il turismo del benessere e il turismo lento per l’acquisizione della tranquillità fisio-mentale al fine di raggiungere uno stato di: benessere psico-fisico e sociale.
  • Favorendo le esperienze di solidarietà e di promozione culturale intergenerazionale.
  • Per cui la conoscenza e la trasmissione del patrimonio culturale e linguistico anche dialettale, tra generazioni favorendo la coesione sociale tra generazioni, il tutto anche con l’ausilio del servizio civile universale.
  • Attraverso esperienze significative di volontariato di studenti delle scuole di secondo grado maturate in ambito extra scolastico effettuato nelle strutture per anziani: residenziali, semiresidenziali o domiciliari, da far valere come crediti curriculari per gli studenti impegnati. Lo stesso dicasi per gli studenti universitari.
  • Prevenzione delle fragilità, correlata alla disciplina prevista in ambito alla regolamentazione di ulteriori strumenti organizzativi.
  • Vi sarà la possibilità per la persona anziana affetta da una o più patologie croniche e potenzialmente progressive con l’invecchiamento , di poter fruire di una anamnesi con valutazione multidimensionale da effettuare presso i PUA per mezzo di equipe multidisciplinari. Partendo dalle segnalazioni dei medici di base e della rete ospedaliera ,ancorché dalle farmacie comunali e degli ATS compatibilmente con le risorse economiche disponibili nella legge 33/23.
  • Valutazione presso il PUA a fronte dello screening, per individuare i reali bisogni di assistenza della persona ai fini dell’accesso alla sommatoria sequenziale di servizi nell’alveo della programmazione integrata socio-assistenziale e sociosanitaria statale e regionale.

L’art. 4 prevede la possibilità per il governo di concerto con i ministri ed altre istituzioni di varare uno o più decreti legislativi al fine di rendere più accessibili e semplificati i percorsi delle attività sociale sanitarie e sociosanitarie per le persone anziane non autosufficienti in attuazione della missione5 comp. 2 riforma 2 del PNRR.

  • In ordine a quanto detto , è previsto che si debba andare alla classificazione di popolazione anziana non autosufficiente in senso canonico e ben definito aderente ad una norma identificata. Tenuto conto dell’età anagrafica delle effettive condizioni di fragilità e /o di disabilità pregressa. Prendendo a modello le indicazioni dell’OMS e dell’ international Classification of Functiong Disability and Health, ed anche dei metri di valutazione in essere, da parte dei servizi sanitari per come recita l’art 25 della Carta dei diritti fondamentali dei diritti Europei.
  • Premesso che gli indirizzi generali di programmazione siano di competenza del CIPA e con la premessa che: lo Stato , le Regioni e i Comuni si rapportino con lo SNAA per la programmazione in modo integrato per i servizi di cui sopra. Il tutto nel rispetto degli indirizzi generali elaborati dal CIPA e partecipati dalle parti sociali e delle associazioni di settore nell’alveo dalle relative gerarchie di competenze. Vale a dire:Livello Centrale CIPA;Livello regionale con gli assessorati competenti ,i comuni, e le aziende sanitarie di ciascuna regione;A livello locale ,L’ATS e il distretto sanitario.

Molto importante è dare corpo alla individuazione dei LEPS (Livelli essenziali delle prestazioni sociali) con: interventi servizi, prestazioni integrate , con carattere di universalità, in tutto il territorio nazionale. Garantendo ai cittadini: qualità di vita ,opportunità,riduzioni delle condizioni di svantaggio e di vulnerabilità.(art 1 comma 159 della L 234/21) . Inoltre i LEPS dovranno necessariamente trovare integrazione con i LEA (Livelli essenziali di assistenza socio-sanitaria) in continuità con la legge n°227/21 . Da distinguere dai LEP che rappresentano una più generale gamma di livelli essenziali di prestazioni (Diritti civili, sociali etc.)

Nota – Un punto interessante In seno alla legge è l’adozione di un sistema di monitoraggio riguardo l’effettiva erogazione dei LEPS per le persone anziane non autosufficienti con verifica , in associazione ad un sistema sanzionatorio e di sostituzioni in caso di mancato conseguimento degli stessi obbiettivi in relazione ai servizi erogati. Fermi restando i processi di monitoraggio collegati ai LEA.

 Altresì ,altro aspetto interessante potrebbe essere la: Valutazione multidimensionale unificata ,da realizzare per mezzo di criteri standard e omogenei improntati su linee guida valide a livello nazionale. Tale metodica favorisce l’identificazione di carattere Bio-Psico-Sociosanitaria, in riferimento alla persona anziana e al suo nucleo familiare per l’accesso alle prestazioni in capo allo stato.

Una delle novità rilevanti di questa procedura , consiste nel fatto che si terrà conto degli elementi informativi, provenienti anche dagli enti del 3° settore, che erogano servizi. Tale procedura innovativa sarebbe destinata a sostituire anche: le procedure di accertamento dell’invalidità civile e delle valutazioni per fruire dei benefici della 104/ 92 (Per l’assistenza alle persone con Handicap) e della legge 18 del 1980( Indennità di accompagnamento per l’invalidità totale).

 Inoltre , si prevede che il processo di valutazione anzidetto si svolga presso i PUA da parte delle unità di valutazione multidimensionale (UVM) con la finalità di definire il piano di intervento PAI (Piano d’intervento individuale). In presenza della persona destinataria dei caregiver familiari o dall’amm.re di sostegno o ancora se richiesto dall’ente del 3° settore.  

In quella sede inoltre sarà stabilito un “BUDGET DI CURA E ASSISTENZA”. Al fine di definire il PAI in riferimento alle risorse economiche e delle effettive prestazioni.

Riassumendo sui contenuti operativi dei Leps

(Percorsi assistenziali integrati)

Il percorso viene regolato in base al comma 163 della legge 234/2021. Che riguarda le persone che presentano bisogni complessi , con le fasi così ordinate:

  1. Accesso
  2. Prima valutazione
  3. Valutazione multi dimensione
  4. Elaborazione del piano assistenziale individuale
  5. Monitoraggio degli esiti di salute.

Si parte dai PUA:

 Che predispongono l’accesso unitario e generalizzato verso i servizi sociali,sanitari e sociosanitari. Essi svolgono Funzioni che sono organizzate su 2 livelli principali :

  • Front office : ossia accesso per l’accoglienza ,informazione ,orientamento e accompagnamento. (Sarebbe con l’impiego di figure che fungano da (TUTOR).
  • Back office : prevalutazione, avvio della presa in carico,identificazione dei percorsi assistenziali con attivazione dei servizi, inoltre con valutazione e monitoraggio dei percorsi attivati.

Ai PUA vengono forniti: gli addetti gli strumenti e le risorse economiche oltre alla formazione del personale dagli ATS (Ambiti territoriali Sociali) in concomitanza con le aziende sanitarie locali.

Nota : Gli ATS saranno preposti inoltre a fornire:

  • Il servizio Infermieristico
  • Il servizio sociale professionale comunale aziendale e altre professionalità sanitarie tramite i distratti sanitari di appartenenza .
  •  Il servizio infermieristico
  • I servizi dedicati amministrativi e tecnici
  • Mediazione culturale e linguistica.

Saranno garantiti i collegamenti con la Centrale Operativa Territoriale (COT) e con gli altri presidii nell’area territoriale .

Le citate attività dovranno essere allocate presso le :Case di Comunità. ove non ci fossero si potrà provvedere all’individuazione di altre sedi alternative e alla creazione di più PUA per motivi demografici e di maggiore fruibilità.

La connessione di servizio tra l’ambito territoriale sociale ATS e il distretto sanitario insieme formeranno la : EQUIPE INTEGRATA DI AMBITO.

Come si compone la Unità di valutazione multidimensionale ossia la“UVM/ UVMDD”:

La composizione minima consta di :

  • Un medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta.
  • Il medico di Distretto
  • L’infermiere di comunità
  • L’assistente sociale dell’ATS.

Valutazioni politiche

L’argomento non si esaurisce certamente in queste poche pagine di una legge “Ben scritta” indubbiamente ,ma altrettanto realistica? Dato che vogliamo aver fiducia per prossimità di idee, verso chi ci amministra, vorremmo che la nostra assistenza e la cura della salute fossero ai primi gradi del programma di governo. La legge 33/23 e prima ancora il suo disegno di Legge 506 , ci dà l’impressione “positiva se vogliamo” che vi sia la volontà in questa legislatura di porre le basi giuridico -organizzative e socio-sanitarie, per dare le risposte adeguate alle esigenze calate nell’attualità, per l’assistenza agli anziani. Noi pensionati non possiamo che accogliere questa legge con benevola attenzione e speranza in essa, per una più serena e rassicurata senescenza.

Considerazioni non convenzionali.

In quanto alla cura della salute, noi pensionati UGL dovremo vigilare, essendo a volte colti da alcuni dubbi di natura etico – scientifica. Cioè a dire: (Ma siamo sicuri che le apparecchiature diagnostiche attualmente in uso siano di ultima e aggiornata generazione tecnologica??) Siamo altresì sicuri che non vengano perseguite politiche squisitamente statistico-logaritmiche, quindi senz’anima? Ed ancora, poniamoci una domanda semplice ma inquietante: Siamo sicuri di venire informati su tutte le scoperte della medicina in capo all’allungamento della vita, dato che ormai è acclarato che l’invecchiamento, altri non è che: una patologia magari genetica e/o ossidativa, non un destino ineluttabile… in sostanza, la nostra generazione di Pensionati sarebbe invitata alla festa ???

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Cari amici, non credo che l’intelligenza artificiale sia superiore a quella umana, ma semplicemente ha “Più memoria”; maggiore capacità di assemblaggio a strascico di: dati,calcoli,parole,immagini. Tutto ciò comporterà qualche perdita di posti di lavoro ? Forse sì . Ma ammesso che ciò accada, rappresenterà una ulteriore sfida per il nostro Sindacato ,la salvaguardia del diritto al lavoro in quanto dimensione realizzante: “socio-etico-esistenziale”. E poi amici e colleghi, che conquista tecno-scientifica sarebbe! Senza la dimensione ideale piu’ importante che ci connota e che si chiama: “HUMANITAS”.

 Francesco Martire